Sono da poco passate le 23,30 del 13 di maggio 2010, quando d'un tratto, nel bel mezzo delle dichiarazioni di voto per l'approvazione finale del Piano Urbanistico Comunale, fa il suo ingresso in aula il Sindaco Angela Nonnis! Il Sindaco della "determinazione pura"! Sono passati 17 giorni da quando in aula ha annunciato le sue dimissioni, ascolta in silenzio tutti gli interventi, la Giunta Municipale è schierata al gran completo, presenti anche tutti i consiglieri comunali. Si è giunti alle battute finali di un lavoro serrato, febbrile, che ha occupato circa dieci giorni tra mattine, pomeriggi, sere e talvolta notti! Il supremo risultato deve essere raggiunto ad ogni costo, se necessario si farà anche notte tarda, la Città non può aspettare oltre! Questo è l'accordo che ci siam dati fra capi gruppo, subito dopo i giorni delle dimissioni del Sindaco. Primo: ricompattarci tutti quanti, maggioranza e opposizione; secondo: proseguire con tenacia nei lavori che prevedono l'esame di ogni singola osservazione (saranno ben 177), votarle una ad una e poi il voto finale. In aula vi è un discreto numero di cittadini che segue le battute finali del nostro percorso! Mi prenoto per parlare, è un momento storico sono 43 lunghissimi anni che la mia Città, non ha un P.U.C., io per età non ne ho mai conosciuto uno! Su questa tematica sono caduti già due Sindaci, il clima in aula a dire il vero è di massima condivisione. Di seguito riporto il mio intervento durante le dichiarazioni di voto, stavolta anzichè parlare a braccio come di solito faccio, ho scritto l'intervento, non nascondo una sottile emozione visto l'importante momento a cui partecipo. Sono davvero orgoglioso di aver contribuito, nel mio piccolo, a questa "impresa amministrativa"! Alla fine sarà approvato con 38 voti favorevoli e 1 contrario. Il Sindaco ha ritirato le dimissioni e Oristano avrà il suo tanto agognato Piano Urbanistico Comunale. Ci sarà tempo per sistemare alcuni spigoli in maggioranza che nei giorni scorsi si erano creati. Oggi però, guardiamo per una volta almeno, senza barricate di idee contrapposte, al risultato comune, al bene comune raggiunto, al dovere di onorare la carica pubblica affidataci con disciplina e con onore. Esattamente quello accaduto in questi serrati giorni di P.U.C. giunto all'approvazione finale addirittura con un giorno d'anticipo rispetto al nostro ruolino di marcia.
"Grazie Signor Presidente. Buona sera a Lei Signor Sindaco e ben tornata in plancia di comando al governo della città! Inizio il mio intervento con una riflessione personale su questi tre anni di mandato consiliare. La prima volta che sono entrato in quest'aula era il febbraio del 2003 per la presentazione di un mio libro sulla Sartiglia a cui aveva partecipato l'allora vice-sindaco collega Solinas, il quale disse che auspicava la presenza in quest'aula di giovani per il futuro. Collega Solinas, come può vedere eccomi qui! Si è avverato ciò che ha detto. Collega Marchi, sento di doverle dire qui pubblicamente con grande sincerità che, all'inizio, forse perchè nella campagna elettorale per le comunali essendo io alla prima esperienza, la vedevo come avversario non mi stava tanto simpatico. Ebbene rimangio qui tutto il mio pensiero, la ringrazio pubblicamente per l'aiuto datomi in qualità di vice-presidente della Commissione Urbanistica, nelle varie fasi di studio del P.U.C., come ringrazio il presidente e tutti gli altri componenti della commissione, per le spiegazioni in merito. Collega Capoccia, all'indomani delle elezioni comunali non mi conosceva e mi disse che ero troppo giovane e non avevo ingoiato sufficientemente rospi per fare il Consigliere Comunale, probabilmente dovrò ingoiarne ancora, ma sono onorato di aver condiviso con lei i lavori nella Commissione terza, poichè abbiamo avuto modo di conoscerci e stimarci reciprocamente. Collega Sulis cito anche lei che mi conosce sin da bambino per essere stato mio medico. Colleghi, in quest'aula ho l'onore di ricoprire il ruolo di Consigliere più giovane, molti di voi li conoscevo da prima, altri li ho conosciuti qui. Per me è importante questo momento e sono onrato di condividerlo con voi. Come sono ben lieto di avere come collega un'altro giovane Consigliere, la collega Fiori, subentrata quest'estate più grande di me di un solo anno. Signor Presidente, Gentile Signor Sindaco, Gentili Colleghe e Colleghi Consiglieri,oggi ci troviamo dinanzi a un giorno importante per questo Consiglio e per tutta la città di Oristano, dalle borgate, alle frazioni, al centro.
Siamo infatti giunti alla fase conclusiva delPiano Urbanistico Comunale. Senza ombra di dubbio la più importante delle azioni amministrative svolte da questa amministrazione, della quale mi onoro di far parte.
Sono passati ben 41 lunghissimi anni da quando la "Città di Eleonora" ha visto l'ultimo piano urbanistico. Con oggi, 13 di maggio 2010, si può considerare terminata quella che io personalamente definisco "L'era senza P.U.C.". Si chiude un'epoca.
Saluto con estremo favore la condivisione di tutti i gruppi consiliari, di maggioranza e di minoranza, che si sono ritrovati in un febbrile lavoro per poterdare alla nostra città il tanto atteso Piano Urbanistico Comunale.
Saluto positivamente il lavoro della Commissione Prima: Urbanistica - Beni Monumentali - P.U.C. per il tenace lavoro svolto.
Saluto ovviamente positivamente il tenace lavoro dell'Assessore Salvatore Ledda, l'Ing. Pinna e saluto anche tutto l'Ufficio di Piano, ogni singolo professionista, per il lavoro compiuto.
Nonostante quest'aula sia stata teatro di scontri talvolta accesi, ma sempre, a mio personale parere, nel rispetto della Democrazia, a cui ciascuno di noi è chiamato a tutelare in rappresentanza e a garanzia dei nostri concittadini che ci hanno eletto, ritengo opportuno citare alcuni passi di un testo di più di duemila anni fa; del quale dirò in seguito l'autore:
- "Noi abbiamo una forma di Governo che non guarda con invidia le costituzioni dei vicini... Quanto al nome essa è chiamata Democrazia, poichè è amministrata non già per il bene di poche persone, bensì di una cerchia più vasta... Quando un cittadino si distingue, allora esso sarà, a preferenza di altri, chiamato a servire lo Stato, ma non come atto di privilegio, bensì come una ricompensa al merito... Un cittadino non trascura i pubblici affari quando attende alle proprie faccende private, ma sopratutto non si occupa dei pubblici affari per risolvere le sue questioni private.
Ci è stato insegnato a rispettare le leggi... e ci è stato insegnato a rispettare quelle leggi non scritte che risiedono nell'universale sentitmento di ciò che è giusto e di ciò che è buon senso.
Un uomo che non si interessa allo Stato noi non lo consideriamo innocuo, ma inutile; e benchè in pochi siano in grado di dare vita ad una politica, beh, tutti siamo in grado di giudicarla.
Noi non consideriamo la discussione come un ostacolo sulla via della Democrazia" -
Così scriveva lo storico greco Tucidide a proposito degli Ateniesi ne "La Guerra del Peloponeso", sull'epitafio del grande legislatore Pericle. Dicevo che nonostante più volte ci siamo trovati in quest'aula contrapposti per diversità di vedute, d'idee, di posizioni, abbiamo comunque cercato di convogliare tutti i nostri sforzi e le nostre azioni, le nostre energie, per il positivo raggiugimento del supremo risultato.
E' chiaro che quando si ha davanti un progetto di così vasta portata, non tutti i cittadini, legittimamente interessati, possano ritenersi soddisfatti, ma sono in cuor mio convintoche questo Consiglio all'unisono, possa ritenersi soddisfatto per aver dotato la Città di questo fondamentale e prezioso strumento che sarà la chiave del futuro di Oristano. Di quella Oristano che mesi fa, nelle leinee guida, venne definita al quadrato.
P.U.C. significa nuovo sviluppo economico, nuova occupazione, nuovi slanci per i settori in crisi, significa assolutà novità, almeno per chi come me per età anagrafica non ha conosciuto precedenti strumenti urbanistici.
Contribuire a polverizzare e demolire quella grigia cappa d'immobilismo che per troppo, a volte insipegabile, tempo ha chiuso la nostra città, ritengo sia un dovere morale di chi come noi è chiamato ad assolvere una pubblica carica.
Tenendo ben presente sempre, in ogni momento del proprio mandato, l'articolo 54 della Costituzione Italiana - "I cittadini cui sono affidate funzioni pubbliche hanno il dovere di adempierle con disciplina e con onore" - Per compiere con assoluta convinzione il bene comune, richiamato già duemila anni fa dallo storico Tucidide.
Per tutte queste motivazioni, consapevole delle mie responsabilità, in questo giorno importante per la mia città, convinto di aver dato un contributo anche se piccolo, vista la difficoltà della materia in oggetto, a me non consona, dichiaro il mio voto favorevole per l'adozione del P.U.C., anche anome del partito che qui rappresento. Alleanza Nazionale.